L’Yi Quan è un metodo,
che allena sia il corpo
che la mente,
armonizza il pensiero,
rigenera l’intero organismo…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per apprendere e praticare Yi Quan e Taiji Quan:
incontri settimanali pomeridiani, palestra G. Cesare,
via Cappuccina 68, Mestre-Ve.
Insegnante Alessandro Paderi (A.S.K.T. Scuola del M° Yang Lin Sheng).

Per informazioni:
Giancarlo Vìanello
cell. 368 7533016
Alessandro Paderi
cell. 347 1673233
e-mail: alessandro.paderi@libero.it

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

a cura di Alessandro Paderi

 

Yi Quan

 

M° Yang Lin Sheng (A.S.K.T.): mao dun zhuang

BREVE STORIA DELL’ YI QUAN

All’origine della pratica dell’Yi Quan vi è la ricerca e lo studio del M° Wang Xiang Zhai (1886-1963), che dedicò la sua vita alle pratiche marziali e al rapporto di queste con la salute.
Wang Xiang Zhai che amava definirsi, in tarda età, “il vecchio uomo di lancia e scudo”, durante l’infanzia era stato molto debole e, proprio per migliorare la sua condizione di salute, fu avviato alle arti marziali.
Iniziò lo studio dello Xing Yi con il celeberrimo Guo Yun Shen: praticò duramente e indagò i segreti dello stile profondamente, tanto che il suo maestro lo prese a cuore.
Già agli esordi del suo addestramento, Wang, che non faceva distinzioni tra i vari stili del kung Fu cinese, non studiò solo uno stile o una forma, ma si impegnò a trovare e sintetizzare l’essenza di tutti gli stili delle arti marziali tradizionali cinesi.
Intorno al 1907, si recò a visitare, durante un lungo viaggio, altri grandi Maestri per aumentare ulteriormente il suo livello di comprensione. In questo periodo, fu di fondamentale importanza l’incontro con l’erede dello stile Xin Yi Quan, il monaco buddista Heng Lin, presso il Tempio di Shao Lin sulla montagna Song Shan. Xin Yi Quan e Xing Yi Quan derivano dalla stessa fonte.
Tra il 1920 e il 1930, Wang meditò, riconsiderò e sintetizzò tutte le informazioni e le esperienze raccolte, giungendo alla fondazione dell’Yi Quan, che rappresenta il punto di arrivo di tutti i suoi studi e costituisce la più importante creazione del secolo nel mondo del Kung Fu.
Le due linee – guida dello stile sono il miglioramento della salute attraverso l’allenamento di un fisico forte ed armonico e la preparazione dei praticanti al combattimento.
Gli insegnamenti dell’Yi Quan si basano su principi naturali, che in primo luogo si accordano con i principi fisiologici dell’essere umano.
Il maestro Wang sottolineò l’importanza di una mente concentrata e di muscoli rilassati al fine di incrementare la qualità e l’efficienza del sistema nervoso e rafforzare la salute.
Le idee di Wang Xiang Zhai sull’Yi Quan scardinano alla base la fiducia secolare riposta da molti nelle forme e nelle tecniche rigidamente codificate e rivoluziona la teoria del Kung Fu.
Se un praticante focalizza l’attenzione esclusivamente sul combattimento o si concentra solo su una postura o su una tecnica, perde inevitabilmente l’anima dell’Yi Quan.
La sintesi operata da Wang costituisce un salto di qualità delle arti marziali cinesi ed ha numerosi punti di contatto con i moderni sport: nel calcio, nella ginnastica, nell’atletica è infatti di fondamentale importanza mantenere la mente concentrata e i muscoli rilassati.
La nuova teoria del maestro Wang incontrò l’opposizione delle vecchie idee della tradizione e rappresentò un vero e proprio terremoto negli ambienti marziali: subito dopo la nascita dell’Yi Quan, molti esperti di arti marziali sia cinesi, sia stranieri visitarono dunque Wang per discutere con lui dell’essenza del Kung Fu.
Mentre insegnava nella città di Shanghai, il campione mondiale dei pesi medi di boxe lo volle sfidare. Wang lo sbaragliò in dieci secondi. Al suo ritorno in Gran Bretagna, il pugile scrisse un articolo su un giornale, tessendo le lodi del fondatore dell’Yi Quan.
Intorno al 1940, il sesto Dan di Judo, Batianyilang (in Cinese), atleta della squadra olimpica per l’undicesima Olimpiade volle provare l’abilità di Wang: non appena afferrò l’abito del maestro, fu gettato sul pavimento da una forza enorme, senza riuscire a capire cosa fosse successo.
Anche il maestro giapponese, Keinichi Sawai, quinto Dan di judo e terzo di Kendo, sfidò Wang e venne sconfitto: ne divenne studente e studiò l’Yi Quan con il migliore studente di Wang Xiang Zhai, Yao Zhong Xun. Al suo ritorno in Giappone, Sawai scrisse un libro sul suo maestro, rendendolo molto famoso.
Nel 1951 Wang fu invitato all’ospedale di Bao Ding nello He Bei per insegnare l’Yi Quan ai pazienti, allo scopo di incrementare la loro salute.
Lo studio dell’Yi Quan come metodo terapeutico e preventivo è spesso chiamato Yi Gong.
Il maestro Wang morì nel luglio del 1963 a Tian Jin.
I suoi ultimi scritti, pubblicati postumi, sono “Yi Quan Zheng Qui” e “Quan Dao Zhong Shu”.

 

  M° Yang Lin Sheng: zhan zhuang

 

FONDAMENTI

L’Yi Quan è un metodo, più che uno stile, che riunisce l’essenza delle scuole interne cinesi.
La sua caratteristica principale è l’assenza di forme preordinate (tao lu), tipiche delle altre scuole cinesi.
Chi pratica Yi Quan (o Dacheng Quan, altro nome della disciplina) è, innanzitutto, una persona che affronta un cammino personale e decide di ricavare un proprio spazio personale per la pratica.
Quando si parla di “spazio personale” non si intende solo lo spazio fisico e di tempo che il praticante decide di dedicare all’Yi Quan nell’ambito della settimana ma, anche e soprattutto, lo spazio interiore che egli dedica all’ascolto delle proprie meccaniche fisiche, emozionali e mentali; l’Yi Quan funge allora da metodo interiore diretto alla comprensione della propria persona e all’ottimizzazione delle proprie capacità fisiche come equilibrio, coordinazione, forza (elastica) riflessi (tempi di reazione del proprio corpo nell’eseguire un’ azione) e armonia sia del pensiero (mente) che del corpo. L’Yi Quan si basa sull’integrazione di stimoli apparentemente contraddittori, per cui il praticante sa spontaneamente che ogni cosa è relativa e che lo stesso stimolo può avere obiettivi e risultati diversi, se applicato a diversi contesti; questo approccio permette di evitare estremismi nella pratica o prese di posizione assolutistiche.
L’allenamento fondante dell’Yi Quan è la pratica dello zhan zhuang (posizione del palo), ovvero una pratica di riorganizzazione percettivo - posturale. In questo modo si allena tanto sia il corpo, così rinforzato attraverso la postura, che la mente, armonizzando il proprio pensiero cosi da sperimentare stati di coscienza propri della meditazione.
In tal modo si rigenera l’intero organismo e lo spirito vitale emerge spontaneamente.